energia
la questione dell'energia elettrica
L'energia a bordo è limitata. Ogni barca, almeno quelle degne di questo nome, è un sistema obbligatoriamente autonomo. Entrando a casa, il primo gesto automatico è quello di accendere la luce dell'ingresso; naturalmente contiamo su una rete elettrica che ne garantisce l'approvvigionamento. A bordo la cosa è leggermente, ma fondamentalmente, diversa: se c'è corrente è perché esistono tre accumulatori, alimentati dal motore quando in moto o da altri sistemi di generazione se presenti, che servono tutto il sistema. Magari servono anche per cose che non immaginiamo ma sono più fondamentali della luce della cabina dimenticata accesa, quali (così, tanto per dire...) le luci di fonda e navigazione, la radio (intendo VHF e non autoradio) o magari l'avviamento del motore. In altre parole non è vietato accendere la luce in cabina, se c'è servirà pure a qualcosa, piuttosto è opportuno spegnerla quando non serve più. A bordo troverete di norma una rete a 12 volt, per questo motivo i cellulari dovrebbero essere forniti di carica-batterie da auto. Inutili i rasoi elettrici a 220 volt; addirittura deleteri gli asciugacapelli vista la quantità di energia che richiedono. Se saremo collegati alla rete di terra potremo contare anche su una rete a 220 volt in tutti gli spazi coperti. In alternativa avremo a disposizione un inverter (la versione 12-220 volt, 80 watt) per il minimo indispensabile: caricare un telefono cellulare, un notebook o un lettore mp3.
108.cont 1.4 Kb rev. 2024.12.19 18:02:30 (vedi anche convivenza, safety first, spazi vitali, un bene prezioso, cambusa, abbigliamento, energia, dove andare, primo soccorso, riassumendo, a vela con me)