riassumendo
cosa da fare e da non fare
Prova la vela vivendola a bordo, navigando leggero, riscoprendo il gusto del minimo, per tornare con qualcosa in più avendo dimenticato qualcos'altro; è la cultura del mare, della vela. Ecco alcune regole auree per vivere sereni la permanenza a bordo, buon vento:
- Ordine in coperta e sottocoperta: nella tua cabina potrai fare e disfare a piacere fino allo sbarco e nel rispetto del tuo compagno di cuccetta. Al contrario negli spazi comuni sarà importante mantenere il massimo ordine possibile; il pozzetto (dov'è il timone, tanto per capirsi) e la coperta in genere (tutta l'area all'aperto) sono luoghi di transito e lavoro dove è necessario mantenere il massimo ordine. Niente asciugamani, creme solari, maschere e ciabatte. In coperta tutto ciò che potrà volare lo farà sicuramente: è un assioma, non va dimostrato. Sotto coperta tutto ciò che potrà cadere o rotolare lo farà sicuramente e anche questo è un assioma, dimostrarlo richiederà la pulizia del paiolato.
- Il tavolo da carteggio è sacro: luogo operativo e di lavoro da asilo a moltre cose che non vanno d'accordo con l'umido e tanto meno col bagnato (carte nautiche, VHF portatile, GPS, tutta roba che non ama l'acqua). Evita dunque di lasciare asciugamani, costumi, maschere e boccagli, peggio se bagnati, o quella conchiglia bellissima che non potevi fare a meno di prendere e ora non sai dove mettere. Ricordati sempre la questione degli spazi asciutti e di quelli bagnati.
- Priorità alle manovre: chi non intende partecipare alle manovre (a vela o in porto, quali esse siano) non è obbligato a farlo. Peraltro è gentilmente pregato di non ostacolarle impedendo una completa visuale o sdraiandosi a prendere il sole sopra le cime. Soprattutto eviti di lamentarsi perché deve spostarsi o perché la randa gli copre il sole.
- Risparmio e parsimonia: sia per la riserva di acqua che per l'elettricità . In entrambi i casi evitiamo gli sprechi. Su una barca a vela a queste cose ci si fa caso perché l'abbiamo eletta a nostra filosofia e comunque è un addestramento utilissimo anche a terra, per capire quanto consumiamo e spesso quanto inutilmente lo facciamo.
- Chi sbarca lo fa a proprio rischio e pericolo: scendere in porto o in spiaggia non obbliga lo skipper a rimanere all'ancora sempre e comunque. Potrebbe accadere qualcosa che lo costringerà a salpare rapidamente senza poter avvisare. Hai mai provato a rimanere sul molo in costume da bagno, senza un soldo né cellulare mentre arriva l'ora di cena, con la gente che passeggia e che ti guarda come se fossi un alieno?
111.cont 2.6 Kb rev. 2024.12.19 18:02:34 (vedi anche convivenza, safety first, spazi vitali, un bene prezioso, cambusa, abbigliamento, energia, dove andare, primo soccorso, riassumendo, a vela con me)